Domanda di introduzione: Marco ci racconti qualcosa del tuo percorso?
Sono prima di tutto un padre orgoglioso, un musicista, e da circa 6 anni mi occupo di tutto il Business Digitale in Verti Assicurazioni. Mi sono sempre appassionato, dal punto di vista professionale, al settore assicurativo e al mondo digitale. Ho avuto la fortuna di poter formarmi in questo settore in continua evoluzione, grazie a importanti esperienze internazionali maturate tra Cina, Regno Unito e Spagna. Sono entrato a far parte del Gruppo Mapfre in Spagna nel 2010 come Responsabile di Business Intelligence, contribuendo alla nascita della start-up digitale spagnola Verti Seguros e poi la mia carriera è proseguita raggiungendo con altre importanti esperienze internazionali. Dopo un’esperienza di tre anni in Cina sono tornato stabilmente in Italia con il ruolo di Direct Business Director, seguendo l’importante rebranding di Direct Line a Verti Assicurazioni.
Domanda 1 - Come possono le compagnie rispondere ai grandi cambiamenti macro-politici in atto? Quali sono le tendenze principali nell’evoluzione dei modelli di business?
Quello che da mesi è sotto gli occhi di tutti – guerre (non solo quelle in Ucraina di cui si parla), inflazione galoppante, aumento dei costi delle materie prime, per citare i più importanti – sta portando a galla tutte le debolezze di un modello macro-politico che, forse, è arrivato alla fine del suo ciclo e che va rivisto. Non sta certo alle compagnie assicurative trovare un’alternativa o una soluzione di così alto livello. Quello che invece una azienda virtuosa può fare è continuare a perseguire il suo scopo, il suo purpose, che poi è il motivo per cui sono nate: fare la propria parte per mitigare i rischi e limitare gli impatti degli eventi, quale ne sia la natura. È una mission con una forte connotazione sociale, è nel nostro dna di assicuratori.
Noi abbiamo la fortuna di appartenere a un grande Gruppo internazionale come MAPFRE. Ad esempio le nostre diverse linee di Business (MAPFRE Global Risk, Mapfre RE) contribuiscono alla ricostruzione dei Paesi che sono spesso vittima di eventi catastrofici: penso al centro America, alla Turchia, o alle zone dei terremoti e delle alluvioni nel Sud Est Asiatico, che coincidono con alcune dei Paesi dove MAPFRE opera da leader da diversi anni.
Alla base di questa attività non c’è solo il business, il profitto che ogni azienda, in maniera sostenibile, ha tutto il diritto di perseguire. C’è anche la condivisione di una consapevolezza trasversale a tutta la società, che non si può più ignorare.
Credo che la maturazione di questa consapevolezza della società sia strettamente legata ai cambiamenti macro-politici in atto e alla critica costruttiva sulla validità del modello che dicevo prima. Condividendo questa premessa ecco che aziende come la nostra devono in qualche modo adattare il proprio modello di business a questi cambiamenti non solo per intercettare i bisogni dei consumatori ma anche per parlare la loro stessa lingua e posizionarsi come compagnia sensibile ai loro stessi valori, che poi sono quelli condivisi da una sempre più ampia maggioranza di persone.
Domanda 2 – Guardando alla sostenibilità quanto gli elementi ESG stanno influenzando le strategie dei grandi gruppi finanziari?
Gli obiettivi ESG influenzano molto le strategie dei grandi gruppi finanziari ed è giusto che sia così. Soprattutto se non si tratta di una moda o di impegni di facciata, bensì di principi che, se seguiti, condivisi e sposati, possono veramente mitigare i rischi finanziari che derivano dal cambiamento climatico, dal consumo incontrollato di risorse e dal degrado ambientale. Verti appartiene a un grande gruppo che da anni è incluso stabilmente nel Dow Jones Sustainability Index ed eredita in maniera costruttiva i principi di sostenibilità condivisi dalla Corporate, applicati e adattati alla realtà italiana. Nel nostro headquarter di Cologno Monzese abbiamo introdotto alcune politiche di sostenibilità ecologica che stanno già dando i loro frutti. Sono piccoli semplici gesti quotidiani che però sono indicativi dell’impronta che vogliamo lasciare operando nel nostro mercato: utilizzo razionale di aria condizionata e riscaldamento, rivisitazione dei processi logistici per ridurne l’impatto ambientale, regole per una riduzione forte di carta e plastica, per citarne alcune. E ovviamente questo si riflette anche sul nostro business, offrendo ai consumatori, ad esempio, per citare uno dei più recenti, prodotti specifici per le vetture elettriche o ibride. Già da qualche mese, infatti, abbiamo la copertura per il furto e i danni ai cavi di ricarica per i veicoli elettrici, coperture per ricarica elettrica d’emergenza sul posto o traino alla colonnina più vicina. In quest’ottica si orienta il nostro business anche con alcune delle principali aziende di car sharing e assicurando flotte aziendali. Molte compagnie sono spaventate dalla sharing economy: noi vediamo lo sviluppo di questa tendenza invece come una grande opportunità per un’azienda dinamica e sempre avanti come Verti.
Domanda 3 – Se parliamo invece di clienti, quali sono le caratteristiche delle nuove generazioni? Se parliamo di canali e linguaggi quali i trend principali e le strategie più efficaci per raggiungere nuovi clienti?
Stiamo assistendo a un graduale disinnamoramento nei confronti della macchina di proprietà o della moto. Le nuove generazioni, a differenza della mia, ad esempio, non hanno più come pensiero prioritario quello di avere la prima automobile della loro vita, già da neo-patentati. L’esigenza oggi è quella di uno smartphone, il più possibile all’avanguardia, che ti consenta sempre di essere connesso e usufruire degli ormai tanti servizi che la rivoluzione tecnologica ci ha messo a disposizione. Tra cui, appunto, una macchina in condivisione. Ecco quindi che, proprio perché il nostro dna è digitale, le nostre priorità si spostano dalla protezione dei beni a quella - molto più strategica – verso la persona, garantendogli sicurezza nelle tante abitudini quotidiane di mobilità che affollano le nostre giornate.
Verti ha anticipato il cambiamento che oggi è sotto gli occhi di tutti, nascendo digitale e posizionandosi sempre avanti in termini di innovazione. Noi, fin dalla nostra nascita, guardiamo il mondo dell’assicurazione con occhi diversi, trovando il linguaggio giusto per comunicare il nostro posizionamento. La nostra strategia di comunicazione pensata per il 2023 nasce proprio per offrire una riflessione a quegli utenti che adottano abitudini quotidiane digitali ma continuano ad affidarsi a compagnie tradizionali per le loro polizze.
Il claim #conVERTIti è l’invito ad affidarsi a una compagnia assicurativa completamente digitale, come naturale conseguenza di una quotidianità già caratterizzata da una varietà di attività online (shopping, lettura quotidiani e libri, serie tv, banking). Il cambiamento che ha portato alla digitalizzazione è stato molto veloce e ora – ne siamo convinti - è il momento di passare al digitale anche per la propria polizza, è una evoluzione naturale delle abitudini quotidiane.
Verti parla la stessa lingua del consumatore giovane e dinamico, per questo abbiamo sviluppato una strategia completamente digitale, che amplificherà i nostri messaggi chiave attraverso i social netwkork e anche Spotify. Facendo un esempio pratico di offerta per le nuove generazioni assicurative ad esempio, la protezione della casa non riguarda più solo i quarantenni sposati con un mutuo acceso ma anche giovani che vanno all’estero a studiare e vivono in un appartamento condiviso; l’offerta Casa di Verti si adatta molto al linguaggio di questa Generazione Z, cercando di distinguerci sempre e apportando valore a situazioni concrete di vita quotidiana.